Sei a Dodoma in Tanzania, sono qui e come per magia qualcosa dentro di me é cambiata.  Inizi a camminare tra la natura, tra distese di terra che hanno degli alberi che sembrano dipinti, il cielo che sembra ti coccoli: “é così vicino! “, il vento ti abbraccia, il sole ti scalda, la tua mente e la tua anima iniziano a lavorare più di quanto non facciano già.  La gente che ti circonda ti dà un’energia inspiegabile, inerme.  

Mentre stai camminando incontri gente a cui non riesci a non sorridere, non riesci a lasciarli andare senza neanche un saluto.  

Cammini e ti guardi intorno e intorno non c’è niente ma è ricco: ci sono case costruite con cemento senza intonaco, ci sono delle piccole baracche, in alcune di queste ci sono le mamme o i papà con i loro figli che vendono pomodori, avocado, mango, banane, anguria, in altre ci sono solo bambini, penso giochino tra di loro, più avanti ci sono uomini che lavorano con cemento e tegole di legno, poi arriva un odore inconfondibile : eccole le pannocchie di mais arrosto con accanto il Pilipili(piccante), “ mamma che buone ne mangerei a bizzeffe”, vedi gente per strada che parla e ride, vedi la signora della bottega che esce e va a parlare con le parrucchiere (fanno treccine spettacolari),  gente che esce dai propri negozi per aiutarne altra, gente che cammina senza scarpe toccando la vera essenza, sentendo la terra sotto i propri piedi che un po’ ti rende pieno e ricco di vita, padrone del posto e di quello che stai vivendo, mucche a spasso mentre pascolano che riempiono strade intere mentre mangiuncchuano qui e li, gente che ti ospita a casa perché ci tiene a farti vedere la realtà in cui vive.  

A proposito di questo, io ho sempre detto di no, in maniera carina, tranne in rarissimi casi per diffidenza personale, per  oggi (14/11/23) mentre cammino incontro la cuoca delle sister(suore che mi ospitano), loro la chiamano mamma wawili (perché ha due gemelli) che mi dice “dove vai?” E io “ niente cammino “ e lei “dai vieni con me a casa e dopo ritorniamo” e io non posso fare altro che accettare (ah ovviamente conversazione in swahili).

Lei mi porta nel posto in cui vive ed io sono stupefatta, meravigliata, questo posto mi trasmette buone energie, vibrazioni positive, mi attrae.

Ve lo descrivo con l’idea di trasmettere la mia sensazione, chiudete gli occhi e perdetevi nell’immaginazione:  

Ci sono case vicine, molto vicine tra loro, strade non asfaltate , tanta gente per strada, bimbi che giocano con montagne di terra, la terra che sembra dura ma in realtà è morbidissima, donne che si spostano dalla propria casa in quella della loro vicina, tutti si conoscono, adulti, bambini, anziani, gente fuori dalle proprie case che lava i panni con dell’acqua nel secchio, tutti mi salutano, arriviamo dai bimbi di mama wawili e subito mi vengono incontro, mi abbracciano,ridono, toccano i miei capelli( per loro è strano vedere una persona con i capelli veri così lunghi, qui li hanno molto corti solitamente e con una consistenza diversa) il mio cuore è pieno, la mia anima è nel suo posto , si sente a casa.  La mia anima come quella di tanti in questo posto è libera.  

Si, qui c’è una libertà d’animo che in pochi riescono a respirare.🤍🩷🩵💜🤎🧡 

Antoniana LOSITO

Cascho Biancho a Dodoma, Tanzania con AUCI.